07 Nov Criteri per la progettazione e l’esecuzione di un piano di monitoraggio degli infestanti all’interno delle industrie alimentari
Se per svariate tipologie di aziende il controllo e le operazioni di disinfestazione sono fondamentali, tanto più critiche risultano queste attività nell’ambito dell’industria alimentare, per la quale valgono severe norme e il rispetto di requisiti di buona prassi operativa.
All’emissione della direttiva CE 43/1993 in materia di sistemi di autocontrollo igienico-sanitario secondo il metodo HACCP, le aziende agroalimentari, fra i vari adeguamenti, devono adottare piani di monitoraggio degli infestanti all’interno dei locali e degli ambienti di lavorazione.
Fermo restando che il problema dell’industria è quello di evitare la contaminazione degli alimenti lavorati o in transito all’interno degli impianti, in relazione alle diverse specie di infestanti, alla loro biologia, alla capacità di penetrazione negli imballaggi e al tipo di attività svolta in ciascun locale dell’azienda, sono raccomandate diverse soglie di allarme.
Compito dei tecnici e dei professionisti RIPA Disinfestazioni è quello di svolgere attente e specifiche attività di monitoraggio e controllo delle infestazioni, che permettano di attuare strategie ottimali per prevenire e risolvere i problemi riguardanti sia i locali sia le merci lavorate.
La NORMA UNI 11381:2010 per lo sviluppo di piani per il monitoraggio degli insetti infestanti nelle industrie agroalimentari
Allo scopo di realizzare sistematici ed efficaci piani di monitoraggio, un gruppo di esperti e ricercatori italiani ha realizzato la norma UNI 11381:2010, che rappresenta il primo riferimento ufficiale di carattere tecnico ed operativo per i programmi di monitoraggio e controllo degli infestanti nelle aziende alimentari. Questo strumento è essenziale per gli operatori del settore alimentare e delle aziende di servizi per il pest control, che necessitano di riferimenti tecnici precisi. L’adozione e il mantenimento di queste specifiche nel tempo permettono di ottenere dei dati certi ed attendibili. La norma UNI 11381:2010 indica le procedure da adottare affinchè l’esito del monitoraggio, e i risultati di cattura, siano i più attendibili possibile. I concetti espressi vanno a creare un insieme di regole al di sotto delle quali non è possibile attribuire all’attività una definizione di “piano di monitoraggio”.
In base alla norma il monitoraggio prevede le seguenti fasi:
- la progettazione del monitoraggio,
- la realizzazione del monitoraggio,
- i documenti,
- la verifica.
Relativamente alla frequenza dei programmi di controllo degli infestanti nelle aziende alimentari, la norma UNI11381:2010 prevede un rilievo ogni 30 giorni, un equivalente di un minimo di 12 rilievi annuali, frequenza da incrementare in caso di condizioni ambientali in grado di favorire lo sviluppo degli infestanti.
La documentazione è uno degli aspetti fondamentali per questo tipo di attività. Partendo da un verbale di sopralluogo, è previsto l’impiego di una dettagliata mappatura con riportata la data di aggiornamento, l’uso di cartelli segnalatori, sui quali sia riportato il numero della postazione a cui fanno riferimento, e la data dell’ultimo passaggio/controllo del tecnico. Devono inoltre essere utilizzati moduli di rilievo e meccanismi di raccolta dei dati che consentano la periodica elaborazione dei grafici contenenti l’andamento delle catture (numero) nel tempo (mensilità).
Il monitoraggio, inoltre, deve essere integrato con:
- audit od ispezioni all’interno dei locali per rilevare presenza e tracce di infestazioni nelle strutture, negli impianti e sulle merci giacenti nei depositi
- campionamenti delle materie prime. Questa attività richiede il prelievo di campioni elementari da una partita di merce sui quali effettuare controlli di carattere igienico-sanitario (umidità, temperatura, presenza di infestanti) e analisi sui contaminanti chimici e microbiologici
- analisi sul prodotto finito attraverso il prelievo di un campione rappresentativo di una partita o di un lotto.