15 Nov Tipologie di infestanti nell’industria alimentare
Vi sono numerose specie infestanti le derrate alimentari. Alcuni entrano nelle aziende per via diretta, dalle aree circostanti gli edifici attraverso le porte, le finestre ed altre aperture presenti negli edifici, altri si introducono per via indiretta, veicolati con le materie prime, i semilavorati e persino gli imballaggi. Il controllo, quindi, deve avvenire sui materiali in entrata ed in uscita, sui locali, sui processi produttivi e anche sui mezzi di trasporto aziendali.
Gli infestanti possono contaminare direttamente gli alimenti con residui di peli, urine, escrementi, detriti, ecc. ma anche indirettamente, in quanto spesso possono veicolare batteri, virus, muffe, e in generale agenti potenzialmente pericolosi per l’uomo.
Gli standard internazionali che orientano la produzione degli alimenti nella UE noti come British Retail Consortium (BRC) e International Food Standard (IFS), fra i tanti requisiti richiesti in materia di sicurezza igienica, impongono ai Responsabili delle aziende grande attenzione alle strutture, alle macchine e alle pulizie.
La tipologia di infestanti trovati negli impianti di trasformazione degli alimenti varia in base al clima, alla geografia e agli ingredienti degli alimentari lavorati.
I principali infestanti dei prodotti agroalimentari sono insetti (soprattutto coleotteri, ma anche mosche, blatte e falene) e roditori.
Approfondiremo in questo articolo le infestazioni dei prodotti alimentari da parte degli insetti, mentre nei prossimi articoli ci dedicheremo alle altre tipologie di infestanti.
Gli insetti delle derrate alimentari
Favoriti da evidenti cambiamenti climatici che estendono sempre più le condizioni favorevoli al loro sviluppo (temperatura e umidità) gli insetti sono in grado di trovare rifugi e substrati di sviluppo all’interno di edifici industriali sempre più complessi e nelle macchine di lavorazione. La loro presenza, sviluppo e diffusione all’interno dei locali e delle macchine di lavorazione sono legati principalmente alla presenza e all’accumulo di residui alimentari.
L’infestazione da parte degli insetti delle derrate alimentari può essere di due tipologie:
- Primaria: il ciclo vitale dell’insetto è completato dentro il grano o fagiolo. È caratteristico il buco lasciato dall’adulto in uscita.
- Secondaria: l’insetto tende a nutrirsi di funghi presenti in prodotti mal conservati o danneggiati.
Tabella 1: Tipologie di insetti delle derrate alimentari
La maggior parte dei detriticoli più frequenti nel comparto alimentare e soprattutto nei magazzini, appartiene all’ordine dei Coleotteri, in particolare alle seguenti famiglie:
- Criptofagidi
- Cucuidi
- Dermestidi
- Latrididi
- Micetofagidi
- Nitidulidi
- Ptinidi
- Silvanidi
- Tenebrionidi
I Criptofagidi
Insetti di piccole dimensioni, con elitre più o meno pelose e capo incassato nel protorace. I più comuni sono I’Henoticus cali fornicus, importato dal Nord America; si nutre di funghi (Aspergillus, Penicillium) che si sviluppano sui detriti o sulle derrate alimentari non ben conservate e le specie del genere Cryptophagus che si cibano di spore e ife fungine.
I Cucuidi
Noti come coleotteri piatti dei grani sono minuscoli coleotteri depressi con antenne lunghe e sprovviste di clava. Vi appartengono i generi Leptophloeus, Planolestes e il più frequente Cryptolestes, tipicamente detriticolo, che si riscontra spesso anche sulle derrate vegetali conservate.
I Latrididi
Insetti piccoli (1 a 3 mm), allungati, forniti di antenne clavate e di colore marrone o nero. Si enumerano almeno 35 specie rinvenute nei magazzini di tutto il mondo e molte di queste sono comuni anche nel nostro Paese. Si cibano di muffe e funghi e non attaccano direttamente le derrate conservate, la loro presenza è però da considerarsi un indice igienico negativo. Le specie più diffuse appartengono al genere Corticaria, Dienerella e Lathridius.
I Micetofagidi
Sono coleotteri piccoli, ovali e pubescenti, con antenne clavate, di colore marrone o nero, spesso con macchie gialle o rossastre sulle elitre. Il loro nome indica chiaramente ciò di cui si nutrono: miceti, ovvero funghi. Anch’essi non attaccano direttamente le derrate conservate. Le specie Italiane più comuni sono Thyphaea stercorea e Mycetophagus quadriguttatus.
I Nitidulidi
Si riconoscono molto facilmente perché sono piccoli (2 a 4,5mm), ovali, con elitre clavate come molti altri coleotteri, ma presentano le elitre raccorciate e dorsalmente si vedono 2 o 3 segmenti addominali. Adulti e larve si nutrono di alcune derrate conservate (frutti secchi, grano, spezie, semi) che però prediligono quando sono contaminate da funghi e muffe. Le specie più diffuse fanno parte del genere Carpophilus.
I Silvanidi
Tra questi emerge l’Ahasverus advena che può svilupparsi in maniera abnorme nei depositi dove vi sono carenze nella gestione delle pulizie e quindi i residui non vengono asportati o permangono sui pallet o sulle strutture per troppo tempo. La presenza di derrate ammuffite o di elevata umidità ambientale incrementano parimenti il numero.
I Dermestidi
Non sono veri e propri detriticoli in quanto vivono anche in molti altri ambienti e substrati. Si cibano di sostanze animali e, alcuni, anche vegetali essiccate. La loro presenza tra i detriti delle derrate alimentari è però diffusa in quanto, in genere, vi trovano ciò che serve per vivere tra cui i resti di altri insetti. Gli Antrenus spp. e gli Attagenus spp. sono assai comuni; in natura incontriamo gli adulti sui fiori e le larve sui nidi di uccelli, nelle tane dei roditori e nelle carcasse di animali.
Gli Ptinidi
Detti Tarli ragno per il loro corpo tondeggiante e le lunghe zampe, presentano caratteristiche similari ai Dermestidi. Si sviluppano infatti su substrati vegetali e animali essiccati e vivono in una gran varietà di ambienti. Gli Ptinus, soprattutto P.fur, si sviluppano sui detriti e la loro presenza nei magazzini è molto comune. Gibbium psilloides, Mezium affine e Niptus hololeucus possono trasferirsi e moltiplicarsi sulle derrate immagazzinate.
I Tenebrionidi
Sono più noti come infestanti delle derrate, iTriboli ne sono i principali rappresentanti, ma ricordiamo che alcune specie possono riscontrarsi tra i detriti alimentari dei magazzini: l’Alphitiphagus bifasciatus si nutre di muffe e i Palorus spp. prediligono le granaglie ammuffite.
Gli Psocotteri
Un altro gruppo di insetti che si reperisce tra i detriti dei depositi alimentari è quello degli Psocotteri, volgarmente noti come pidocchi dei libri, dato che si sviluppano sui vecchi volumi ammuffiti. II loro sviluppo è associato ad una elevata umidità ambientale. Si nutrono di muffe, funghi, lieviti, alghe che si formano sulle derrate mal conservate e sui residui abbandonati sul pavimento, negli angoli, sulle scaffalature, dentro gli interstizi di macchinari. Sono di minuscole dimensioni (1 a 3 mm) e di colore smorto: bianco, giallo, grigio o marrone. Le specie più diffuse sono il Liposcelis divinatorium e altre dello stesso genere, il Trogium pulsatorium e alcune specie del genere Lepinotus.