Disinfestazione scarafaggi professionale: prima, durante e dopo

Disinfestazione scarafaggi professionale: prima, durante e dopo

Abbiamo approfondito biologia e ciclo di vita degli scarafaggi. Vediamo ora come opera Ripa Disinfestazioni per un trattamento di deblattizzazione.

Cosa facciamo prima della disinfestazione

I tecnici della disinfestazione interverranno dopo aver valutato con cura le caratteristiche dell’ambiente, le criticità dei punti da trattare, il tipo di scarafaggi infestanti (orientalis, germanica, supella longipalpa, periplaneta americana).

Gli operatori specializzati sapranno riconoscere il tipo di scarafaggio da alcuni segni di presenza che sfuggono all’occhio inesperto. Sarà importante individuare i nascondigli, i luoghi in cui le blatte si annidano e proliferano (ambienti caldo-umidi e, sicuramente, ricchi di cibo).

Il sopralluogo servirà ad applicare una strategia mirata e a scegliere la tecnica più indicata, allo scopo di rendere l’intervento sicuro, con risultati certi e definitivi.

Prima dell’intervento, è necessario:

  • pulire i locali aspirando e rimuovendo sporco, residui di cibo e materiale organico;
  • togliere indumenti ed alimenti o chiuderli all’interno di armadi, sacchi e contenitori se si utilizza un insetticida liquido o fumogeno;
  • coinvolgere i vicini chiedendo se hanno lo stesso problema;
  • staccare dalle prese elettriche le apparecchiature per precauzione.

 

Come operiamo durante la disinfestazione

La disinfestazione dagli scarafaggi può avvenire in quatto diverse modalità a seconda del tipo di ambiente e della gravità del problema:

  1. Trattamento delle possibili superfici di passaggio degli scarafaggi. Le superfici di passaggio vengono trattate tramite le idropulitrici con prodotti in grado di resistere per un buon periodo di tempo. In questo modo le blatte si avvelenano semplicemente passando su queste superfici trattate.
  1. Irrorazione con pompe a bassa pressione o pronto-uso dei perimetri e degli anfratti.  In questo caso vengono irrorati tutti i perimetri degli ambienti infestati (battiscopa, stipiti di porte e finestre) oltre che tutti gli anfratti (crepe, fessure, interstizi) che possono fungere da ricovero per gli scarafaggi. La funzione di un tale trattamento è quella di snidare gli scarafaggi dal loro ambiente ed eliminarli mediante l’azione insetticida del prodotto. È una metodica che richiede esperienza nella localizzazione dei punti di nidificazione e rifugio degli scarafaggi.
  1. Trattamento con esche in gel in caso di infestazioni di media gravità. Tale trattamento si basa sull’applicazione di piccole gocce nei punti da trattare. Le esche, contenendo sia alimenti graditi agli scarafaggi sia un principio attivo con elevato potere insetticida, attirano le blatte che nutrendosi delle stesse vengono contaminate. Il vantaggio è che le esche danno luogo ad un effetto a catena: la blatta contaminata, tornata al nido, contamina tutta la colonia esistente. La bassa tossicità di questa sostanza permette che possa essere applicata anche in luoghi frequentati da bambini, anziani, animali domestici. Il gel attira gli scarafaggi che, nutrendosene, si intossicano e muoiono. Con questo sistema si raggiungerà il nido fino ad eliminare tutte le blatte.
  1. Utilizzo di insetticidi liquidi o fumogeni nei casi di infestazioni gravi. Questi prodotti vanno lasciati agire almeno 12 ore, specie di notte. Se si è in presenza di blatte americane o orientali, gli operatori dovranno individuare i nidi degli scarafaggi. Si ricorrerà, quindi, a trattamenti misti: gel nei locali infestati e insetticidi liquidi o fumogeni nei pressi dei nidi. In questo caso i tecnici disinfestatori procederanno mettendo innanzi tutto in sicurezza persone e animali domestici e proseguiranno sigillando ogni possibile accesso al locale. Procederanno, quindi, con il trattamento.

 

Operazioni successive all’intervento di disinfestazione

Se è stato applicato un insetticida fumogeno o liquido, è bene rientrare nel locale dopo almeno 2 ore dal  termine dell’azione del prodotto. Bisognerà arieggiare il locale ed eseguire una pulizia accurata con rimozione degli insetti morti. Si procederà alla pulizia profonda anche nel caso in cui sia stato utilizzato il gel facendo attenzione a non rimuovere questo insetticida.

In seguito, l’operatore controllerà l’efficacia dell’intervento attraverso successive ispezioni e sistemando trappole collanti nel locale disinfestato per accertarsi che non ci siano insetti sopravvissuti.

Le trappole collanti servono a monitorare l’andamento dell’infestazione e sono da controllare regolarmente. Se le blatte catturate nelle trappole risulteranno gradualmente sempre più piccole vorrà dire che il sistema sta funzionando. Si continuerà ad intervenire con le trappole collanti finché gli insetti non scompariranno del tutto.

Il gel agisce nel lungo periodo ma non è detto che riesca ad eliminare completamente l’infestazione in quanto le uova resistenti agli insetticidi si schiuderanno dopo l’intervento e le blatte, senza ulteriori interventi, potrebbero ricomparire. Ecco perché è necessario eseguire un ciclo di disinfestazione ogni due settimane oppure ogni mese.

Per contribuire al successo dell’intervento, è fondamentale collaborare con i tecnici disinfestatori, seguire scrupolosamente le loro indicazioni e pulire a fondo prima e dopo ogni intervento.

Il nostro supporto a lungo termine garantisce visite di controllo, se necessarie, per ritrattare i nascondigli identificati ad un intervallo di tempo corrispondente alla schiusa delle uova degli insetti. Possiamo, inoltre, continuare a monitorare i segnali di attività, attraverso l’uso di sistemi di monitoraggio, adatti per l’uso in ambienti aziendali anche sensibili.

 

Quanto costa una disinfestazione scarafaggi professionale?

Il costo medio di un intervento di disinfestazione scarafaggi professionale dipende da vari fattori:

– tipologia di ambiente da trattare (appartamento, negozio, condominio, sito industriale, ecc.);

– estensione dell’area infestata;

– gravità dell’infestazione;

– tempo impiegato per eseguire il trattamento (considerando, come abbiamo visto, che un ciclo completo efficace comprende almeno 3 interventi).