24 Gen Metodiche fisiche e chimici per la disinfestazione dalle cimici da letto
Metodi fisici: trattamenti a vapore saturo secco, con il calore e con azoto liquido
L’individuazione precoce delle cimici dei letti e trattamenti di disinfestazione innovativi, come il trattamento a caldo privo di sostanze chimiche, garantiscono che questi parassiti non si diffondano ad altre parti della casa o dell’edificio. Tali metodiche consistono in vapore saturo secco o trattamento con il calore, in grado di uccidere per contatto tutti gli insetti presenti e tutti gli stadi vitali: uova, ninfe e adulti. I metodi fisici, infatti, non hanno un azione residua.
Nella disinfestazione con vapore secco un apposito macchinario eroga un getto di vapore con un raggio di azione di circa 15 cm che viene indirizzato verso i punti di annidamento. In seguito, viene distribuito del prodotto chimico specifico nei punti in cui non è possibile utilizzare il getto di vapore. È essenziale in questa fase identificare e bloccare tutte le via di fuga, perché le cimici diventano estremamente attive durante il processo di trattamento e tenteranno di scappare. Le condotte d’aria che non possono essere bloccate dovrebbero essere trattate con un’insetticida residuale per impedire agl’insetti di sfuggire e un loro eventuale ritorno dopo il trattamento. Dopo il completamento del trattamento al vapore, le cimici morte devono essere rimosse mediante aspirazione.
La disinfestazione con calore sfrutta la naturale caratteristica delle cimici dei letti a non sopravvivere a temperature superiori ai 45°C. L’ambiente in cui è stata riscontrata l’infestazione viene quindi sottoposto al trattamento tramite l’utilizzo di macchine del calore. Questi strumenti sono in grado di riscaldare gradualmente la stanza fino ad una temperatura letale per gli insetti.
La disinfestazione con azoto liquido (Crio Disinfestazione) prevede l’irrorazione di azoto ad una temperatura che raggiunge i -196°C. Il metodo è a impatto ambientale zero ed è efficace su uova, larve, pupe e insetti adulti. Estremamente veloce, l’azoto liquido ha un’alta capacità di pencolamento e riesce, quindi, a raggiungere interstizi, fessure e aree poco visibili e difficilmente raggiungibili con i tradizionali metodi di disinfestazione. Questo tipo di intervento può essere effettuato su ogni tipo di tessuto e superficie, non macchia, non bagna, non rovina né lascia alcun elemento nocivo nell’ambiente. L’azoto non è un conduttore di elettricità ed essendo un gas secco può essere utilizzato anche su materiali elettrici senza alcun rischio. Questa tecnica permette, inoltre, di utilizzare i locali trattati poche ore dopo l’intervento, creando il minimo disagio agli occupanti.
Metodi chimici
I mezzi chimici si usano come parte di un approccio integrato in associazione ai metodi fisici e prevedono l’utilizzo di insetticidi che sono in grado di uccidere le forme mobili (adulti e le neanidi) ma non le uova. L’intervento chimico si basa sull’utilizzo di insetticidi a base di piretroidi ad alta efficienza e a basso impatto ambientale. Il tipo di formulazione (spray liquido, aerosol o polvere) da usare per il trattamento dipenderà dalla posizione dei rifugi delle cimici, dalla natura delle superfici da trattare e dai rischi che un prodotto può porre. Ad esempio, non sono consentiti gli spray a base di acqua intorno ad un polo elettrico, mentre l’applicazione di una polvere può fornire un controllo efficace con il minimo rischio. Le polveri disseccanti, come la polvere di diatomee, comportano una disidratazione dell’insetto e vengono impiegate per trattare le zone a rischio quali le fessure strutturali delle pareti e del mobilio.
Durante l’applicazione degli insetticidi è sempre opportuno ricordare di:
- Mantenere i residenti e gli animali domestici fuori dalla stanza fino a quando tutti gli insetticidi liquidi si siano del tutto asciugati (di solito 2-3 ore). Una parte liquida potrà rimanere nella stanza se ben coperta. Le pompe ad aria devono essere spente e attivate unicamente dopo adeguata ventilazione del locale
- Gli insetticidi non devono entrare in contatto con gli alimenti. Evitare le zone di preparazione degli alimenti, stoviglie, utensili e qualsiasi altra cosa che potrebbe avere contatti con il cibo in futuro
- I capi d’abbigliamento non devono essere trattati con gl’insetticidi e si dovranno quindi rimuovere dai cassetti e lavati accuratamente a temperature ottimali (60°C)
- Trattare solo i materassi con insetticidi che sono stati approvati per tale uso.
Azioni successive all’intervento di disinfestazione
A seconda dell’insetticida applicato e del livello di resistenza dalla popolazione di cimici, potrà essere necessario più di un trattamento. Tenendo conto del ciclo biologico e dei tempi di ovodeposizione delle comici, l’intervallo adeguato per la schiusa di tutte le uova prima del secondo intervento è due settimane. Può essere richiesto più tempo in condizioni di temperature particolarmente fredde.
Inoltre, si raccomanda a due settimane dall’intervento un programma di pulizia completa per eliminare tutti i segni regressi dell’infestazione come cimici morte e materiale fecali su pareti e materassi.
È raccomandata, inoltre, una nuova ispezione di follow-up. Tutte i punti precedentemente identificati come infestati devono essere riesaminati. Fessure e crepe riceveranno una particolare attenzione e le aree circostanti verranno controllate nel caso in cui le cimici siano state eliminate tramite insetticidi.
Come sistema di monitoraggio è possibile posizionare delle trappole collanti da collocare in particolare tra il materasso e la rete o sotto le strutture dei letti in camera e sotto i cuscini dei divani. La particolare forma delle trappole invoglia le cimici dei letti a ripararsi all’interno, riproducendo un habitat a loro gradito e consentendo la cattura dell’infestante sulla superficie adesiva.
Per evitare la reintroduzione da cimici in casa o nelle strutture adiacenti si consiglia, inoltre, l’installazione di zanzariere a porte e finestre, di lampade attrattive UV e apposite trappole a cattura.